In questa estate ricca di soddisfazioni per il movimento delle rappresentative giovanili nazionali, un giocatore ha avuto un paio di mesi piuttosto impegnativi: Iyenoma Udogie, terzino sinistro e mezz’ala quando serve, nato a Verona il 28 novembre 2002. Prodotto del settore giovanile dell’Hellas Verona, nella stagione appena passata ha militato nell’Under 17 degli scaligeri. Mister Nunziata l’ha convocato sia per l’Europeo U17 (dove gli azzurrini sono arrivati sino alla finale persa 4 a 2 contro l’Olanda) che per l’Europeo U19, in cui l’Italia è stata eliminata nella fase a gironi, presentando però una squadra con un’età media piuttosto bassa: esempio di questa scelta è stato proprio Udogie, con ben 2 anni sotto età rispetto al limite consentito.
Nell’Europeo U17, nelle sei partite complessive degli azzurri, ha giocato per 3 volte difensore esterno sinistro e per le restanti 3 come interno sinistro nel centrocampo a rombo di Mister Nunziata.
Andiamo ad analizzare cosa dicono gli sportsdata Footure Lab sul difensore italiano, tracciando un profilo del suo Europeo Under 17: Udogie ha una predisposizione alla fase difensiva e un equilibrio sostanziale nell’apporto sia alla fase di sviluppo della manovra, sia a quella prettamente offensiva.
Il suo picco di apporto offensivo si è verificato nella prima partita del girone, vinta 3 a 1 dagli azzurri contro la Germania, in cui è arrivato al 33% di elaborazione offensiva.
Analizzando la fase di possesso emerge la grande qualità dei suoi 1 vs 1, con ben 13 dribbling positivi. Questo risulta essere un dato piuttosto importante, in quanto dalle caratteristiche sopra indicate non emerge una preponderanza offensiva mostrata nel torneo. A questo proposito sono solamente 2 i cross a referto in 6 partite, dato rafforzato anche nell’analisi sugli smarcamenti offensivi: infatti quasi il 62% di questi sono a sostegno, contro il 28,6% in sovrapposizione.
La qualità di Udogie nell’1vs1 offensivo
A fare da contraltare agli ottimi dati nell’1 contro 1 offensivo vi è la grande sofferenza nella medesima situazione in fase difensiva. Ben il 79% dei duelli 1 contro 1 sono stati persi dal giovane scaligero; questo dato è emerso anche dalla partita di esordio all’Europeo Under 19 giocata il 14 luglio contro il Portogallo dove si è trovato di fronte Felix Correia, esterno dalle ottime doti appena acquistato dal Manchester City, che lo ha prelevato dallo Sporting Lisbona.
Un esempio delle difficoltà negli 1vs1 difensivi
Sicuramente positivi sono i suoi duelli in situazione di marcatura e contatto: oltre l’80% dei contrasti bassi lo vedono vincitore, in generale sono buone le statistiche sui duelli difensivi (ad eccezione dell’1vs1) e il 52% delle palle recuperate derivano da questa situazione.
Altro dato interessante riguarda la zona di campo in cui è avvenuta la riconquista del pallone; infatti il 33% di questi è avvenuto in zona offensiva (tra i 50 e i 75 metri).
Analizzando tecnicamente il terzino e più precisamente la ricezione, emerge la predilezione per il controllo sul posto rispetto a quello orientato e potenziali margini di miglioramento in situazione sotto pressione.
In trasmissione si affida alla giocata corta, prevalentemente in appoggio, ma si intravedono delle buone potenzialità nei passaggi chiave e nelle verticalizzazioni in generale (0,8 tentativi ogni 10 passaggi), con una qualità del 42%, che risulta essere tuttavia una buona media.
Ad oggi Udogie rappresenta, seppur con notevoli margini di crescita, uno dei prospetti più interessanti delle rappresentative giovanili azzurre. Quest’anno si appresta ad affrontare il campionato Primavera 2, anche se diverse squadre hanno mostrato interesse per il giovane terzino dell’Hellas Verona.