King Power Stadium, Leicester
Alle 22 e 25 del 26 Dicembre 2019 il Liverpool di Jurgen Klopp è in vantaggio di una rete a zero sul Leicester nella partita di chiusura del cosiddetto “boxing day”.
Il cronometro segna il minuto settanta e l’istrionico tecnico tedesco decide di sostituire in un doppio cambio Keita e Salah dando il via alla goleada dei Reds.
Al fischio finale il Liverpool vincerà quattro a zero proseguendo l’assalto alla Premier e portando tutti i suoi tifosi al settimo cielo.
Tutti tranne uno.
Il gallese Ian Graham non è propriamente il personaggio dell’universo reds più conosciuto dal pubblico mainstream, eppure da quando ha assunto la carica di direttore della sezione ricerca e sviluppo del club di Anfield Road ha ricoperto un ruolo fondamentale nelle ultime sessioni di calciomercato del Liverpool, grazie alla sua dimestichezza nel mondo del data scouting.
Il dottorato in fisica conseguito a Cambridge rende l’idea di quanto Graham sia un perfezionista, pertanto non stupisce come la non esaltante prestazione di Keita con conseguente sostituzione possa per lui rappresentare una macchia seppur in un simile trionfo.
Il momento della doppia sostituzione nel match contro il Leicester
Gli sportsdata rappresentano una costante determinante nella carriera di Naby keita.
Il giocatore nativo della Guinea è uno degli stereotipi virtuosi del player trading basato sui dati. Cresciuto nell’universo calcistico Red Bull (del cui utilizzo degli sportsdata abbiamo parlato non molto tempo fa), il suo acquisto è stato insistentemente caldeggiato da Graham in più sessioni di mercato, contro il parere di qualche osservatore da campo e perfino di alcuni analisti. Le perplessità maggiori nella valutazione delle statistiche di Keita risiedevano nel fatto che ad una prima analisi “classica”, esse lo dipingevano come un centrocampista sotto la media, in particolare nel parametro della precisione delle sue trasmissioni. Ciò che catturò l’attenzione di Graham fu l’applicazione di un particolare algoritmo alle statistiche dell’allora centrocampista del Lipsia. Fu così che risultò come ad ogni passaggio completato da Keita, le probabilità che venisse segnato un gol nella stessa azione schizzavano alle stelle.
La doppia sostituzione nell’ultimo boxing day disputato ad oggi, rappresenta una medaglia dalla doppia faccia per la metodologia di utilizzo dei dati da parte del Liverpool, se consideriamo che l’altro giocatore sostituito è Mohamed Salah, acquistato per ben 42 milioni di euro nel 2017, nonostante il suo contratto si avviasse ad andare in scadenza.
Il gol segnato da Salah contro il Bournemoth nel dicembre 2018
Curioso come anche l’attaccante egiziano avesse un pessimo tasso di precisione dei passaggi, ma ancora una volta l’elaborazione e la lettura dei dati targata Graham trovò riscontro. L’algoritmo del gallese considerava Salah come uno dei giocatori in Europa maggiormente in grado di far guadagnare metri di campo alla propria squadra sia da ricevente che da passatore. Questo bastò per convincere il Liverpool a strappare il pallone d’oro africano in carica alla Roma dell’allora direttore sportivo Monchi, non proprio uno digiuno di numeri del calcio.
La diffidenza riservata al direttore sportivo andaluso durante la sua esperienza in Italia è rappresentativa dello scetticismo che il calcio nostrano ha riservato nei confronti della tecnologia e degli sportsdata.
Negli ultimi anni anche nel bel paese però le cose sono iniziate a cambiare.
Il settore tecnico italiano e la scuola di Coverciano, capitanata da Antonio Gagliardi, sta tratteggiando un modello di utilizzo dei dati a tinte tricolori in cui sono gli stessi uomini di campo ad avvicinarsi al mondo della tecnologia e dei dati piuttosto che viceversa.
Footure Lab è l’azienda che nasce proprio da questi presupposti.
La qualifica fornita dal settore tecnico è un requisito imprescindibile richiesto a tutti i suoi collaboratori per poter fornire soluzioni innovative e tecnologiche grazie alla partnership con un’altra grande azienda come Abinsula.
Così grazie alla produzione e l’elaborazione dei nostri sportsdata già nel Novembre 2018 ipotizzavamo un utilizzo più avanzato di Dejan Kulusevski (allora mezzala della primavera dell’Atalanta) nel calcio dei grandi, e chissà che anche l’occhio competente di mister Roberto D’Aversa non sia stato confortato da analisi simili nella scelta di schierare lo svedese come falso nueve in molte partite durante questa stagione.
Una dei contenuti per Mondoprimavera (Kulusevski vs Konè)
Da due anni lavoriamo parlando la stessa lingua degli addetti ai lavori, accompagnando il loro istinto e competenza con i nostri servizi e rafforzando le loro certezze e sensazioni, talvolta dandone nuove.
FOOTURE LAB, beyond the result