Nell’ottimo mondiale Under 20 giocato dall’Italia di mister Nicolato, uno degli elementi chiave è stato sicuramente Alessandro Plizzari.
Se qualche giorno fa vi abbiamo parlato dell’Europeo di Sebastiano Esposito come la ciliegina sulla torta del suo 2019, in questo focus dedicato a Plizzari dobbiamo fare un discorso opposto. Il diciannovenne scuola Milan infatti arrivava al mondiale dopo un paio di stagioni nelle quali non era riuscito a trovare continuità, ma nel corso della competizione ha fornito ottime prestazioni individuali, garantendo una buona affidabilità e risultando spesso decisivo per la sua squadra.
Gli sports data Footure Lab ci dicono qualcosa in più sulle sue caratteristiche, iniziando dalla sua attitudine generale: difesa della porta 57%, difesa dello spazio 43%.
Portiere dotato di una buona tecnica di base, nelle modalità di difesa della porta predilige la presa (43.8%) e la presa a due tempi (18.8%), fondamentali con i quali riesce ad essere particolarmente efficace. Dati molto interessanti se pensiamo che quasi la metà (44%) dei tiri che ha dovuto fronteggiare sono partiti da dentro l’area di rigore.
La spettacolare doppia parata contro l’Ecuador
Efficacia nella difesa della porta anche contro i tiri dalla lunga distanza
Meritano un piccolo approfondimento anche i due rigori parati da Plizzari: uno nella partita contro l’Ecuador decisiva per la qualificazione degli azzurri alla fase ad eliminazione diretta, l’altro al 95’ dei quarti di finale vinti contro il Mali per 4-2.
Il rigore parato da Plizzari a Koita
Per quanto riguarda le uscite, i dati ci dicono che Plizzari difende lo spazio utilizzando con la stessa frequenza uscite alte e basse, prediligendo la presa alla respinta e riuscendo ad essere particolarmente efficace nell’anticipo sul diretto avversario.
Il suo contributo è stato convincente anche nella fase offensiva. L’Italia di Nicolato ha cercato di iniziare sempre l’azione dal basso, rendendo quindi necessario il coinvolgimento del portiere nella fase di costruzione: quando è stato chiamato in causa, Plizzari ha giocato sul corto nel 75% dei casi – nello specifico l’87% su situazioni statiche e il 64% in situazioni dinamiche – e nel complesso la precisione dei suoi passaggi ha superato l’80%, dati sicuramente incoraggianti considerando la giovane età del ragazzo.